Sesso, viola & rock'n'roll

lunedì 28 maggio 2007

Fiorentina-Sampdoria: una festa indimenticabile, una giornata fantastica

Magari a Figline gli abitanti della zona vicina alla stazione avranno pensato di chiamare i carabinieri...
Due individui fashion a bestia, ma assai loschi, si aggiravano da quelle parti di Domenica, a mezzogiorno... non succede sempre.
Uno con una maglietta nera con la scritta "Firenze", una parrucca viola, una sciarpa legata a mo' di polsino e occhiali scuri messi per "avere più carisma e sintomatico mistero".
L'altro con la maglietta ufficiale della Fiorentina, un cappello da giullare bianco e viola, una sciarpa al posto della cintura e occhiali scuri messi per "avere più carisma e sintomatico mistero".

In pochi sanno che il Gruppo "Mi giustifico" si deve far riconoscere... sempre!!!
Così, tra i sorrisetti di qualche giapponese che aspettava il treno per Firenze SMN, partiamo anche noi, destinazione Firenze Campo Marte, più precisamente Stadio Comunale "Artemio Franchi", più precisamente Curva Fiesole, più precisamente centro-curva insieme al Collettivo Autonomo Viola.

Il clima è impazzito... sarà il buco dell'ozono, sarà l'effetto serra, fatto sta che quando s'arriva a Firenze vien giù ì mondo e ci si ritrova mezzi dalla testa ai piedi... ma rimaniamo sempre i più fashion: tutti a correre al riparo brandendo impermeabili e ombrelli, noi disinvolti a maniche corte sotto il diluvio.
I tornelli sono inutili... lo ripeteremo sempre... e infatti un facevano... sicchè siamo tornati alla tradizione: i biglietti strappati a mano.
Comprato un naso viola per il Meyer (è giusto anche fare beneficienza), ci siamo sistemati in curva.
E lì è volato tutto.
Gavettoni a non finire, spinte in qua e in là, gente che ci voleva fotografare (eravamo veramente uno spettacolo).
Poi la partita: una vittoria netta, accompagnata da cori infiniti, del tipo:
1 - Senti che puzzo di pesce, c'avete il mare inquinato!!! Bastardo blucerchiato, bastardo blucerchiato...
2 - Popopopopopopo popopopopopopo Viola, facci un go'!!! Viola, facci un go'!!!
3 - Quanta fica c'avrei, coi capelli di Frey!!!
4 - la Reginaldo-macarena (insacca la palla Reginaldo, insacca la palla Reginaldo ecc.)
5 - Un coro per ciascun giocatore (tutti ci hanno ringraziato con un gesto tranne Blasi...)
6 - E chi non salta e bianconero, o o o o o o o o
7 - Salta con noi, Prandelli salta con noi! Salta con noi, Prandelli salta con noi... (e saltava... che uomo)
8 - varie ed eventuali (se oggi non abbiamo voce, ci sarà un motivo)
Circondati da steward e forze di polizia, è arrivato il festeggiamento finale con la maxi bandierona e Frey che è stato ì primo a rotolassi dentro con quella maglia rosa che sembrava avesse vinto ì giro d'Italia...)
Ma non è finita qui.
Usciti dallo stadio si vede uno con una felpa azzurra con la scritta "Sampdoria".
O ikkè fa? Questo tifoso finisce male... era Quagliarella... eheh poerannoi.
Prima di andarsene si trova anche ì tempo per scambiare du chiacchiere con Seba (sul fatto delle treccine), Dario (sul fatto dell'apertura della Casa Cantoniera), co ì Regi (sull'esultanza) e co ì budello di to' ma.

Unn'è nemmeno volato tutto...
E poi tutto il tragitto in macchina dalla stazione a casa con i finestrini abbassati, conciati come all'inizio, a cantare "Questa nuvola, l'è passeggera! Alè alè alè alè l'è passeggera!"
Mi giustifico.

mercoledì 23 maggio 2007

Milan, una Champions immeritata

Una tv, Sky Sport 1, birre ghiacciate a non finire, il grande Massimo Marianella e quell'imbecille di Massimo Mauro a commentare...
Il pensiero alla mattina successiva, l'occasione di andare a scuola con la maglietta di Gerrard o di poter sfottere qualche amico...
La serata prometteva bene.
Almeno fino al 45', quando Inzaghi, mentre passeggiava in mezzo all'area di rigore avversaria per sgranchirsi le gambe e per allontanare gli acciacchi dell'età, sbatte inavvertitamente contro un Adidas Finale mod.Champions 2007... un signor pallone.
La palla, calciata in modo non eccellente da Pirlo, carambola sulla spalla spigolosa dell'attaccante rossonero, che lì per lì magari avrebbe voluto imprecare contro il compagno per avergli calciato addosso...
Ma la sfera entra in rete: Reina è incredulo, sconsolato. Inzaghi è incredulo, felice. Pirlo è incredulo, orgoglioso di poter raccontare di aver fatto un assist volontario a Superpippo...
Fino a quel momento era stato solo Liverpool, e lo sarà anche nel secondo tempo.
Una Champions totalmente immeritata.
Non ci credete?
Diamo un occhiata alle statistiche: è vero il Milan ha prevalso nel possesso palla 53% a 47%, ma questo si è rivelato quasi sempre sterile, mentre i Reds si sono resi molto più efficaci nelle ripartenze in velocità.
Il conto dei tiri totali parla chiaro: Liverpool batte Milan 10 a 4.
Come parla chiaro anche il numero dei corner: Liverpool batte Milan 6 a 4.
Se il Milan avesse vinto la coppa dominando la gara, lo si poteva anche accettare, ma non è stato così... la vittoria la meritava un'altra squadra, con le maglie rosse dominate dalla scritta "Carlsberg".
Poi fa male vedere Berlusconi sorridere accanto agli altri componenti di una delle cosche mafiose del calcio europeo, formata da lui stesso, lo zio Fester (Galliani), Blatter e Platini.
Almeno gli fosse preso un infarto mentre alzava la coppa... di sicuro almeno un pò di soddisfazione l'avremmo avuta... neanche questo.
Vabbè pace, noi abbiamo visto un grande Liverpool...
YOU'LL NEVER WALK ALONE

lunedì 21 maggio 2007

La ballata dei non arrivati...

Ecco qui un commento lasciato da un certo "matsugoro" di Scarperia su un post di fiorentina.it il 21/05/2007 alle 19:25:34.
Semplicemente geniale...

LA BALLATA DEI NON ARRIVATI.

Una ragazza di nome DIANA mi ha preso il cuor,
mi sento AMORUSO al suo pensier.
BON'ERA quando la conobbi al Teatro di FOGGIA in Via SAMMARCO.
Tutt'e due ascoltavamo la IAQUINTA sinfonia di MOZART, e gia’ volevo BARZAGLI addosso.
La invito al ristorante e ordino PALOMBO della SENNA con fagioli BIANCHI.
Niente carne,era QUARESMA.
Per dolce un pandoro MOTTA avanzato DI NATALE.
A fine cena mi viene la DIARRA, e dietro un albero vomito roba MORRONE,PEZZINI di RANOCCHIA e altre ROBBEN strane.
E penso: ”mi sono dato una ZAPATA sui piedi, questa non MALOUDA piu’”.
Fortunatamente VIDIC un aiuola con dei ROSI illuminati dai RAGGI della luna.
Colgo una ROSINA e fiori BIANCHI e li unisco insieme con dei NASRI colorati.
Lei mi porta in camera sua. Mi spoglio e le voglio MUNTARI addosso quando mi accorgo che mi porge ELANO.
Lei grida: “Lo voglio,MADURO!”, mentre io mi ritrovo il CASSANO di un MATUZALEM.
Alla fine, MESTO, scopro che era un trans BRESCIANO di nome ADRIANO LUCIO SEMIOLI.

Tanto di cappello...

domenica 20 maggio 2007

UEFA!!!

Europa.
Una parola dal sapore agrodolce...
L'anno scorso era stata raggiunta.
Soppressa, da un sistema calcio che non funziona.
Quest'anno sarebbe stata di nuovo Champions.
Soppressa, da un sistema calcio che non funziona.
E' UEFA... ci accontentiamo: partendo da -15 è stata un'impresa.
La Fiorentina di questi due ultimi anni ha dimostrato tutto il suo valore: ora siamo pronti a tornare CAMPIONI D'ITALIA.
Pura follia? Forse.... o forse no.
Se una squadra che arriva quinta (considerata la penalizzazione) presenta uno dei miglior attacchi e la miglior difesa..... in futuro può lottare per qualcosa di grande.
La difesa... quel reparto che è stato sempre criticato, mistrattato e violentato da un'opinione pubblica troppo esigente.
Ma tutti gli attaccanti avversari hanno avuto vita difficile... e questo, ci permettiamo di dire, soprattutto grazie ad uno dei miglior portieri al mondo, il magico SEBA FREY.
Uno stile inimitabile, una persona fantastica..... un grande uomo, prima di un grande giocatore.
Un portiere che ì Confa definisce "fashion a bestia", e gli danno ragione i fatti di Messina: rigore per la squadra di casa, calcia Riganò. Tiro. Parata. Seba si alza, si risistema un ciuffo ribelle che gli era calato sulla fronte e sorride. Sorride beffardo, compiaciuto...... "mamma mia quanto sono forte".

Questo è il più grande portiere che la Fiorentina abbia mai avuto. Stop.

QUANTE FICHE C'AVREI, COI CAPELLI DI FREY!!!





lunedì 14 maggio 2007

La Reginaldo-Macarena

C'è un nuovo idolo a Firenze.
Esulta a mo' di rockstar.
Corre a mo' di cinghialotto: culo basso e sgambettare.
E' brasiliano, ma è meno scuro di Liverani.

Chi è? ì Regi, signori.

E vedere la Fiesole ballare la Macarena..... non ha prezzo, se poi si tratta della Reginaldo-Macarena!!!!!!



Oooooooooooooooooooooooo
Insacca la palla Reginaldo!
Insacca la palla Reginaldo!
Insacca la palla Reginaldo!
aaaaaaa Reginaldo!!! Uè!!!!

Siamo la meglio tifoseria d'Italia.... non si discute.

martedì 8 maggio 2007

Toni, un addio freddo... ma grazie di tutto

La caviglia che fa male. Il futuro già deciso. Dopo aver stretto i denti, a lungo, Luca Toni si ferma ai box. Per curarsi, ma non solo.
Un passo di addio, con Pazzini in campo dal primo minuto. Un autentico passaggio di testimone. Così è stato contro il Chievo. Così è stato contro il Milan. Così sarà anche contro il Cagliari.
Il bomber viola difficilmente recupererà, lasciando così spazio all’attaccante toscano; uno che ha bisogno di giocare, e forse anche di segnare, per scacciare via ogni dubbio sulla sua importanza, sul suo futuro.
"Pazzini non ha bisogno di esami", ha ripetuto Prandelli qualche giorno fa. Vero.
Altrettanto vero che, queste ultime partite, serviranno comunque a tutti.
A Pazzini, alla squadra, alla società, ai tifosi. Per anticipare i tempi, per capire meglio.
Toni, intanto, osserva. Osserva il balletto di cifre sul suo addio (per qualcuno sarà ceduto a 20 milioni, per altri addirittura a 8, vista la nuova normativa Fifa), studia l’inglese (o il tedesco), si prepara ad una nuova avventura. Da 7 milioni di euro a stagione. Roba da guinnes.
Se ne andrà, senza un sussulto, senza uno striscione. Per adesso senza un coro.
Volenti o nolenti Toni non è diventato una bandiera.
Qualche maglietta (anzi molte) con la scritta "Toni e Furmini", ma poco più.
Mai sbocciato, fino in fondo, l’amore tra il bomber gigliato e Firenze.
Sarà stato i cambiamento di tutto il mondo del calcio, degli atteggiamenti, o forse una sua mossa sbagliata.
Sbagliata come quella di chiedere di andarsene nella settimana più difficile per la Fiorentina. Quella dello scandalo Calciopoli, quando la paura era tanta.
Nessuno la prese bene. Anzi.
Proprio quando Toni era praticamente stato ceduto (all’Inter per 25 milioni circa, con Corvino che aveva già “fermato” Amauri), la mossa dei Della Valle. Vincente: Toni che torna sui suoi passi, con una preziosa promessa in tasca e Firenze che osserva, contenta della “forza” dimostrata dalla propria proprietà. E sapendo bene che Toni si era “sacrificato”.
Una Firenze però anche delusa dal comportamento del giocatore e quasi indifferente.
Però tutti sapevano bene (e lo riconoscono ancora oggi) che, nonostante qualche limite tecnico, i suoi gol Toni li avrebbe fatti e sarebbero serviti. Numericamente e psicologicamente. E così è stato. Toni è servito a Firenze, Firenze è servita a Toni.
Questa la realtà di una bella relazione, alle volte noiosa…a tratti entusiasmante. Certamente non dalle emozioni forti.
Finirà così, probabilmente. Con qualche applauso, il giorno di Fiorentina-Sampdoria, ultima giornata di campionato, e con qualche boccaccia. Con il ringraziamento, per la valanga di gol che Toni ha regalato ai viola, consegnando sul campo due piazzamenti da Champions League.
Finirà così, senza nessuno che gli chieda di restare.
Perché Toni ha già deciso. Perché Firenze ha già deciso.
Adesso è il futuro ad interessare.
Un futuro chiamato Giampaolo Pazzini, ma non solo. Un futuro che, inevitabilmente, dovrà portare con sé anche altri nomi.
Perché se Toni non lascerà un vuoto di emozioni, lascerà sicuramente un vuoto di reti. Pesanti da colmare.

Se ne va, in fondo, uno degli attaccanti più prolifici al mondo.

Pazzini 31 gol in un anno non li farà. Almeno per ora.

Arrivederci sig.Luca, con quella parrucca eri veramente fashion.

martedì 1 maggio 2007

You'll never walk alone

01.05.07

Dopo la sconfitta di Stamford Bridge, il magico Liverpool, sostenuto da una strepitosa curva "Kop", batte il Chelsea ai rigori nel ritorno della semifinale ad Anfield Road.

La gara e i supplementari si erano infatti conclusi sull'1-0 per i reds con il gol a metà primo tempo di Agger.

Un grande Reina para i rigori di Robben e Geremi e consente al Liverpool di accedere alla finale.

Avanti così, reds!!! Firenze è con voi!!!



YOU'LL NEVER WALK ALONE!!!