Sesso, viola & rock'n'roll

domenica 23 dicembre 2007

Dovere morale

Pensiamo che il titolo renda bene l'idea del nostro gesto di ieri notte.
Ci sono cose che ti senti in dovere di fare, spinto da un qualcosa che ti viene da dentro, dalle tue idee, dai tuoi sentimenti, da quello che sei.
Spesso queste cose sono delle azioni in fin dei conti fini a se stesse, che non cambiano l'andamento dei fatti, ma che, in fondo, era comunque giusto fare.
Sicuramente tra queste rientrano quelle manifestazioni di affetto che i tifosi di tutta Italia e non solo, hanno dimostrato verso Gabriele Sandri, "Gabbo" per gli amici, recandosi all'autogrill di Badia al Pino, dove il giovane tifoso è stato ucciso.
Una sciarpa, una maglietta, un pensiero scritto frettolosamente su un pezzo di carta e attaccato con lo scotch... e quel cartello verde a forma di freccia con la scritta "Firenze" è diventato pian piano una montagna di colori, di tessuto, di rabbia e odio verso chi ha tolto a Gabriele la gioia di vivere.
Noi non potevamo non dare il nostro personale addio a Gabbo, ci sentivamo in dovere di lasciare lì un qualcosa di nostro, che lo accompagnasse nel suo lungo viaggio... e così, in una piovosa notte di dicembre, col capo chino, pensando all'assurdità di quello che è accaduto pochi metri più in là, abbiamo deposto anche noi una sciarpa della Fiorentina, una maglia ufficiale e un piccolo pensiero, breve ma intenso: "Quando vedremo le stelle ballare, sapremo chi è il dj del cielo. Sempre vivo nei nostri ricordi.", firmato Gruppo "Mi giustifico" - Incisa V.no (Fi).
Un gesto simbolico, che non cambierà niente... ma che ci nasceva da dentro, in veste di tifosi, in veste di chi ama la vita e manifesta la propria rabbia per l'assurdità di quello che è successo.




lunedì 17 dicembre 2007

1988? Bella annata...

Noi che la penitenza era “dire, fare, baciare, lettera, testamento”
Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo il GameBoy
Noi che giravamo con i pattini
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, poi la bella e poi la bella della bella
Noi che giocavamo a “Indovina Chi?” e conoscevamo tutti i personaggi a memoria
Noi che giocavamo a Forza 4
Noi che giocavamo a nomi, cose, animali, città e la città con la D era sempre Domodossola
Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini
Noi che avevamo il “nascondiglio segreto” con il “passaggio segreto”
Noi che ci divertivamo anche facendo “strega comanda color”
Noi che giocavamo a “merda” con le carte
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri e ci toccava riavvolgere il nastro con la bic
Noi che avevamo i cartoni animati belli!
Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake, Mazinga e Daitan3
Noi che Super3 non era solo un canale
Noi che le barzellette cominciavano tutte con Pierino, il fantasma formaggino o un francese, un tedesco e un italiano
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia
Noi che si andava in cabina a telefonare
Noi che esisteva ancora la Polaroid
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo
Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercuriocromo e più era rosso più eri figo
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti
Noi che a scuola ci andavamo da soli e tornavamo da soli
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario a casa era il terrore
Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google
Noi che potevamo star fuori in bici il pomeriggio
Noi che sapevamo che erano le 4 perché iniziava BIM BUM BAM
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perché c'era Happy Days
Noi che il primo novembre era “Tutti i santi”, mica Halloween
Noi che andavamo a scuola con lo zaino Invicta e la Smemoranda
Noi che le merendine erano la girella e la crostatina al cioccolato
Noi che non potevamo bere la Cocacola troppo tardi xchè non ci faceva dormire
Noi che giocavamo col Super Tele
Noi che abbiamo avuto tutti il bomber blu o verde con l'interno arancione e i miniciccioli nel taschino
Noi che le femmine ci obbligavano a giocare a Campana
Noi che facevamo Palla Avvelenata
Noi che giocavamo a Ruba Bandiera
Noi che facevamo a gara a chi masticava più big babol contemporaneamente
Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa
Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva con le mani non era fallo
Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta
Noi che al nostro compleanno invitavamo TUTTI i nostri compagni di classe
Noi che facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra
Noi che giocavamo a calcio con le pigne
Noi che le pigne ce le tiravamo pure
Noi che le AllStar le compravi al mercato a 10.000 lire
Noi che avere un genitore divorziato era impossibile
Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli delle femmine
Noi che alle gite non potevamo uscire dalle camere la notte

NOI CHE ADESSO SIAMO QUASI NEL 2008 E CERTE COSE LE RICORDIAMO SORRIDENDO

NOI CHE CERTE COSE LE ABBIAMO VISSUTE E GLI ALTRI NON SANNO COSA SI SONO PERSI!!!

giovedì 13 dicembre 2007

SEBA tieni duro

Trauma distorsivo al ginocchio con lesione parziale del menisco esterno.
Operazione necessaria, tempi di recupero previsti sui 40-50 giorni.
Una notizia che ci fa rimanere increduli... che ci costringe a rileggere il comunicato ufficiale della società un milione di volte e infine a scuotere la testa, imprecando contro qualsiasi santo ci capiti sottomano.
Siamo senza parole, rassegnati ad una situazione di classifica che diviene sempre più cupa e soprattutto ad un infermeria che diviene sempre più piena.
Non è giusto, cazzo!
Di fronte a tante disgrazie cosa possiamo fare? Niente, esatto...
Ci sentiamo di dire solo una cosa:

SEBA tieni duro: gli angeli, una volta rimessa a posto un ala ferita, tornano a volare.
E tu sei l'angelo dell'Artemio Franchi, della Fiorentina, di Firenze.

domenica 2 dicembre 2007

Che signori...

Alla fine la pazzia è stata fatta.
Sabato 1 dicembre 2007, discoteca "Mulino" di Figline V.no.
A ballare non c'era il solito omino colla maglietta ufficiale di Pazienza, no... ma qualcosa della Fiorentina c'era... erano le nostre maglie ufficiali, prontamente sfoderate davanti a un pubblico sconosciuto... un pubblico che ha fatto la fila per stringerci la mano, per complimentarsi, per dire "ragazzi, siete dei duri..."
Questo ci riempie di soddisfazione... anche perchè appena Corvino ci aveva fatto recapitare le maglie, avevamo detto a tutti che una sera ci saremo andati a ballare... ed ecco qua, perchè noi non siamo dei parolai.
Qualche lettore di questo intervento vorrà le prove dell'impresa... abbiamo anche quelle... guardate un pò queste foto.




Non siete ancora convinti??? Pensate a dei fotomontaggi???
Ecco la conferma che toglie ogni ombra di dubbio... guardate questo breve ma eloquente video.