Pensiamo che il titolo renda bene l'idea del nostro gesto di ieri notte.
Ci sono cose che ti senti in dovere di fare, spinto da un qualcosa che ti viene da dentro, dalle tue idee, dai tuoi sentimenti, da quello che sei.
Spesso queste cose sono delle azioni in fin dei conti fini a se stesse, che non cambiano l'andamento dei fatti, ma che, in fondo, era comunque giusto fare.
Sicuramente tra queste rientrano quelle manifestazioni di affetto che i tifosi di tutta Italia e non solo, hanno dimostrato verso Gabriele Sandri, "Gabbo" per gli amici, recandosi all'autogrill di Badia al Pino, dove il giovane tifoso è stato ucciso.
Una sciarpa, una maglietta, un pensiero scritto frettolosamente su un pezzo di carta e attaccato con lo scotch... e quel cartello verde a forma di freccia con la scritta "Firenze" è diventato pian piano una montagna di colori, di tessuto, di rabbia e odio verso chi ha tolto a Gabriele la gioia di vivere.
Noi non potevamo non dare il nostro personale addio a Gabbo, ci sentivamo in dovere di lasciare lì un qualcosa di nostro, che lo accompagnasse nel suo lungo viaggio... e così, in una piovosa notte di dicembre, col capo chino, pensando all'assurdità di quello che è accaduto pochi metri più in là, abbiamo deposto anche noi una sciarpa della Fiorentina, una maglia ufficiale e un piccolo pensiero, breve ma intenso: "Quando vedremo le stelle ballare, sapremo chi è il dj del cielo. Sempre vivo nei nostri ricordi.", firmato Gruppo "Mi giustifico" - Incisa V.no (Fi).
Un gesto simbolico, che non cambierà niente... ma che ci nasceva da dentro, in veste di tifosi, in veste di chi ama la vita e manifesta la propria rabbia per l'assurdità di quello che è successo.
Noi che la penitenza era “dire, fare, baciare, lettera, testamento” Noi che ci sentivamo ricchi se avevamo il GameBoy Noi che giravamo con i pattini Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, poi la bella e poi la bella della bella Noi che giocavamo a “Indovina Chi?” e conoscevamo tutti i personaggi a memoria Noi che giocavamo a Forza 4 Noi che giocavamo a nomi, cose, animali, città e la città con la D era sempre Domodossola Noi che ci mancavano sempre quattro figurine per finire l'album Panini Noi che avevamo il “nascondiglio segreto” con il “passaggio segreto” Noi che ci divertivamo anche facendo “strega comanda color” Noi che giocavamo a “merda” con le carte Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri e ci toccava riavvolgere il nastro con la bic Noi che avevamo i cartoni animati belli! Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake, Mazinga e Daitan3 Noi che Super3 non era solo un canale Noi che le barzellette cominciavano tutte con Pierino, il fantasma formaggino o un francese, un tedesco e un italiano Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia Noi che si andava in cabina a telefonare Noi che esisteva ancora la Polaroid Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo Noi che ci sbucciavamo il ginocchio, ci mettevamo il mercuriocromo e più era rosso più eri figo Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti Noi che a scuola ci andavamo da soli e tornavamo da soli Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario a casa era il terrore Noi che le ricerche le facevamo in biblioteca, mica su Google Noi che potevamo star fuori in bici il pomeriggio Noi che sapevamo che erano le 4 perché iniziava BIM BUM BAM Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perché c'era Happy Days Noi che il primo novembre era “Tutti i santi”, mica Halloween Noi che andavamo a scuola con lo zaino Invicta e la Smemoranda Noi che le merendine erano la girella e la crostatina al cioccolato Noi che non potevamo bere la Cocacola troppo tardi xchè non ci faceva dormire Noi che giocavamo col Super Tele Noi che abbiamo avuto tutti il bomber blu o verde con l'interno arancione e i miniciccioli nel taschino Noi che le femmine ci obbligavano a giocare a Campana Noi che facevamo Palla Avvelenata Noi che giocavamo a Ruba Bandiera Noi che facevamo a gara a chi masticava più big babol contemporaneamente Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa Noi che se passavamo la palla al portiere coi piedi e lui la prendeva con le mani non era fallo Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta Noi che al nostro compleanno invitavamo TUTTI i nostri compagni di classe Noi che facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra Noi che giocavamo a calcio con le pigne Noi che le pigne ce le tiravamo pure Noi che le AllStar le compravi al mercato a 10.000 lire Noi che avere un genitore divorziato era impossibile Noi che tiravamo le manine appiccicose delle patatine sui capelli delle femmine Noi che alle gite non potevamo uscire dalle camere la notte
NOI CHE ADESSO SIAMO QUASI NEL 2008 E CERTE COSE LE RICORDIAMO SORRIDENDO
NOI CHE CERTE COSE LE ABBIAMO VISSUTE E GLI ALTRI NON SANNO COSA SI SONO PERSI!!!
Trauma distorsivo al ginocchio con lesione parziale del menisco esterno. Operazione necessaria, tempi di recupero previsti sui 40-50 giorni. Una notizia che ci fa rimanere increduli... che ci costringe a rileggere il comunicato ufficiale della società un milione di volte e infine a scuotere la testa, imprecando contro qualsiasi santo ci capiti sottomano. Siamo senza parole, rassegnati ad una situazione di classifica che diviene sempre più cupa e soprattutto ad un infermeria che diviene sempre più piena. Non è giusto, cazzo! Di fronte a tante disgrazie cosa possiamo fare? Niente, esatto... Ci sentiamo di dire solo una cosa: SEBA tieni duro: gli angeli, una volta rimessa a posto un ala ferita, tornano a volare. E tu sei l'angelo dell'Artemio Franchi, della Fiorentina, di Firenze.
Sabato 1 dicembre 2007, discoteca "Mulino" di Figline V.no.
A ballare non c'era il solito omino colla maglietta ufficiale di Pazienza, no... ma qualcosa della Fiorentina c'era... erano le nostre maglie ufficiali, prontamente sfoderate davanti a un pubblico sconosciuto... un pubblico che ha fatto la fila per stringerci la mano, per complimentarsi, per dire "ragazzi, siete dei duri..."
Questo ci riempie di soddisfazione... anche perchè appena Corvino ci aveva fatto recapitare le maglie, avevamo detto a tutti che una sera ci saremo andati a ballare... ed ecco qua, perchè noi non siamo dei parolai.
Qualche lettore di questo intervento vorrà le prove dell'impresa... abbiamo anche quelle... guardate un pò queste foto.
Non siete ancora convinti??? Pensate a dei fotomontaggi???
Ecco la conferma che toglie ogni ombra di dubbio... guardate questo breve ma eloquente video.
Questo è uno di quelli interventi che non vorresti mai essere costretto a scrivere, un intervento che fai con le mani che ti tremano, con il cuore in gola, con gli occhi arrossati per le lacrime trattenute... Ma è un intervento doveroso, che ci viene da dentro, che non può non essere pubblicato. Oggi, lunedì 26 novembre 2007, si è spenta all'età di soli 45 anni Manuela Prandelli, moglie del nostro grande mister. Un cancro l'ha vinta dopo una partita durata 3 lunghissimi anni pieni di sofferenza, 3 anni di lotta, di sconforto, di pianto. E suo marito lì accanto, sempre vicino e sempre senza lasciar trasparire sofferenza... col sorriso sulle labbra a coprire l'insopportabile dolore. Una persona seria, che ha continuato a svolgere il suo lavoro con la massima professionalità da grande uomo quale si è sempre dimostrato. A lui in particolare e a tutti i parenti e i conoscenti di Manuela vanno le nostre più sentite condoglianze... e non sono solo frasi di circostanza, perchè da questa tastiera sta scrivendo gente che sa cosa vuol dire una malattia come quella.
Avanti Cesare, non puoi mollare, non devi mollare! E non lo farai, ne siamo sicuri.
Ragazzi, ora c'è un motivo in più... un motivo in più per vincere e alzare le dita al cielo, dedicare un gol a Manuela, che da lassù vi guarda, guidati da suo marito, il suo marito dal gran cuore.
Corre voce che nel Valdarno fiorentino, nelle ore serali e notturne, si aggirino due individui sospetti...
Non è chiara la loro origine, è probabile anche che siano organismi extraterrestri pronti a conquistare il nostro pianeta...
L'unica cosa certa è che i due impazziscono per il fattore "un par d'etti" e per il colore viola, mentre vanno in escandescenza di fronte a qualcosa in bianco e nero...
Salvatevi finchè potete...
Ecco alcune scioccanti immagini di un loro avvistamento...
Gabriele Sandri non c'è più. E' partito per un lungo viaggio, per scappare da un mondo ingiusto, con la sciarpa biancoceleste al collo e gli attrezzi da dj nello zaino... la schiena incurvata, la testa bassa. Se n'è andato così, a 28 anni, troppo presto. E suo malgrado etichettato come "tifoso morto per un tragico errore"...
NON E' GIUSTO!!!
Che la gente si prenda la responsabilità di andare contro le forze dell'ordine per una volta... non nei modi di quei "tifosi" di estrema destra che hanno dato vita a Roma ad una vera e propria guerra civile, ma anche solo esprimendo con forza la propria opinione. Muore un agente di polizia (nel pieno rispetto del dolore di parenti e conoscenti di Filippo Raciti) e si scatena un putiferio... campionati sospesi, stadi chiusi, trasferte vietate. Muore un tifoso, o meglio (diciamo le cose come stanno), un agente di polizia uccide un tifoso con un colpo di pistola e cosa succede? Delle cose ancor più assurde: I CAMPIONATI NON VENGONO FERMATI, le partite cominciano con 10 simbolici (di cosa?) minuti di ritardo, le autorità liquidano il fatto come un "tragico errore"... e poi in curva succede casino (vd.Bergamo) e nelle strade scatta la guerriglia urbana... fatti da condannare, d'accordo, ma conseguenze logiche di una clamorosa mancata decisione da parte delle poltrone del sistema calcio.
E poi ci arrivano agli orecchi delle notizie sconcertanti... 1 - L'agente della polizia che ha ucciso Gabriele è ufficialmente indagato per semplice "omicidio colposo" (vogliamo qualcuno che ci spieghi come un colpo sparato a scopo intimidatorio vada a colpire al collo una persona seduta su un'auto in movimento dall'altra parte di una carreggiata autostradale) 2 - L'osservatorio per la sicurezza ha vietato l'organizzazione di trasferte (cosa c'entrano i tifosi con l'omicidio??????????? questo è forse il provvedimento che ci fa più incazzare... STANNO UCCIDENDO IL CALCIO!!!!!!!!! Perchè è chiaro che il mondo del calcio in realtà non c'entra niente ed è stato soltanto tirato in ballo come capro espiatorio... 3 - In Curva Fiesole, durante Fiorentina-Udinese, alcuni tifosi appartenenti al C.A.V.'78, dal quale in questo caso, nonostante la nostra ammirazione per la sua storia, ci dissociamo completamente prendendo le dovute distanze, hanno picchiato vari tifosi che non volevano aderire al loro "pseudo-sciopero" del tifo
Infine ci teniamo a sottolineare le parole di Mario Sconcerti, che sono lo specchio di come in realtà stanno le cose, senza tanti rigirìi di parole: questa tragedia è stata strumentalizzata per colpire il mondo del calcio, che in realtà non c'entra niente. E' stato messo in mezzo perchè in molti hanno evidenziato che Gabriele era un TIFOSO laziale; se invece il fatto fosse stato trattato nella sua vera natura (un agente che spara e uccide un ragazzo 28enne) sarebbe rientrato nell'ambito di sua reale appartenenza: atto delinquenziale trattato dalla cronaca.
Ma siamo in Italia: "tifosi, Confa, Bosca, siete dei delinquenti... noi chiudiamo gli stadi, vi vietiamo le trasferte. In fondo non è mica morto uno dei nostri...".
Petrucci ti da' la mano, Abete una pacca sulla spalla, Piccinini si congratula... no, non sei diventato un pezzo grosso del sistema calcio, ma fai semplicemente parte del Gruppo "Mi giustifico". Ti giri a destra e vedi Peruzzi scherzare allegramente con Militello, ti giri a sinistra e c'è il vice-direttore generale dell'Inter Filucchi che conversa di calciomercato con il direttore de "Il Corriere dello Sport"... dove siamo finiti???
Per capirci qualcosa sarà bene cominciare dal principio, ikkè vu' dite?
Montalto di Castro è un paesino di 8000 abitanti sperduto tra i campi viterbesi che costeggiano la Via Aurelia... ma questo è un altro discorso... il nocciolo della questione è che questo piccolo centro abitato ospita ormai da 3 anni il premio "Sandro Ciotti", manifestazione in cui viene consegnato lo "Scudetto degli striscioni". Ora... nì senso... vengan premiati degli striscioni e ì nostro gruppo unn'è presente??? la cosa mi sembra alquanto strana... E infatti ci s'era anche noi, invitati in via ufficiale e trattati a mo' di vippe (c'hanno pagaho ugniosa loro, da ì viaggio all'arbergo passando per una cena d'élite a base di pesce in compagnia di personaggi "grossi" che dopo citeremo...) Ci doveva essere qualcosa dietro... magari un nostro primo posto svelatoci in maniera ufficiosa, ma ancora da comunicare alla collettività. Fatto sta che ci siamo seduti in delle comode poltroncine riservate (con i nostri nominativi sopra) in una sala conferenze piena zeppa di comuni mortali, giornalisti e pezzi grossi del panorama italiano {oltre a NOI, in ordine sparso, Peruzzi, Petrucci (pres.CONI), Abete (pres.FIGC), Piccinini, Nela, la Bastianelli e qui budiulo di Militello}.
Pe' descrivere tutta la cerimonia di premiazione e bisognerebbe aprinne 47 di blog, ma un s'ha tempo, qindi ci limiteremo a tracciare le fasi salienti... Dopo un par di iniziative benefiche e l'intervento della sig.ra Marisa Grasso Raciti, s'entra nella fase clou del premio: vengon citati i migliori striscioni dall'8° al 4°, poi viene premiato un romanista che avea fatto una battuta su Milano, poi l'è ì turno dello slogan "Ridatece la Gioconda" e infine veniamo chiamati sul palco NOI, quelli dell'IKEA... Oltre alle frasi e agli applausi di rito, gli organizzatori ci riservano una mega-surprise... ci mettano in contatto co' ì diesse, ì grande (in tutti i sensi) Pantaleo Corvino e ci fanno strappare la promessa della consegna di un par di maglie ufficiali...
Dopo un pò di tricche e ballacche si piglia e si va a cena con tutto questo sistema corrotto... tutto rigorosamente spesato, ma roba da 50 euro a cranio, miha du barattoli di zuppa di ceci della COPPE, diahane...
Du giorni di tour de force, due giorni spettacolari... vu ci dovevahe essere... e ora abbiamo portato alla Fiorentina ì terzo scudetto, che pe' un anno ci vedrà campioni in carica...
A Firenze, ogni anno, c'è una partita che vale più di tutte le altre messe insieme... Lo capisci già un paio di settimane prima, anche solo ascoltando la gente per strada o guardando i più giovani andare a giro con le loro magliette "Grazie a Dio non sono gobbo", tirate fuori dall'armadio in largo anticipo per prepararle al match più atteso della stagione... Un odio profondo muove la gente... tutti cercano un biglietto, e non solo per vedere una partita tra due squadre che giocano un bel calcio, ma per poter urlare contro la rivale di sempre, lo specchio del furto e dell'irregolarità, l'immagine della spietata corruzione... in poche parole... la Juventus.
E puntualmente ogni anno, di riffa o di raffa, questi gobbacci maledetti riescono sempre a strappare qualche punto nel fortino viola... spesso per errori clamorosi degli avversari (2005/2006), per fortuna esagerata (2006/2007) o per favoreggiamenti arbitrali (2007/2008, ma anche molte molte altre volte)... mai per meriti propri.
E anche quest'anno è andata così... un 1-1 viziato da un gol irregolare e da un rigore non concesso ai viola su Semioli.... ma è sempre stato e sempre sarà così... è impossibile pensare di batterli, se il sistema calcio è al loro servizio.
Quella del 29-30 settembre è stata una giornata di campionato strana.... dal Napoli che gioca a porte chiuse e perde, al Milan che continua a farci godere lasciando sul campo punti preziosi con avversari ridicoli come il Catania, passando per le magie di OSVALDO, ì pollaio di Certaldo, che con una doppietta all'esordio ci consente di rompere il tabù chiamato Armando Picchi dopo oltre 70 anni....
Ma non è il calcio giocato a far notizia, purtroppo. Ancora una giornata di scontri e di violenza.... il derby di Torino ne è la chiara immagine. Noi siamo di parte, e sicuramente la colpa la diamo ai tifosi della Juve... ma a quanto pare il nostro non è solo lo sfogo di un odio ancestrale.... a questo proposito vorremmo soltanto farvi leggere un articolo pubblicato da repubblica.it.... capirete tante cose.
fonte: fiorentina.it
"Follia a Torino: tifosi della Juve travestiti negli scontri pre-derby"
01/10/2007 Sky ha mandato in onda i volti di due degli aggressori del loro operatore. Il giorno dopo il derby di Torino, si fanno i conti con la nuova violenza. 21 gli arrestati dai carabinieri (tutti della Juventus), 9 dalla polizia (1 Toro, 8 Juve). A questi vanno aggiunti dieci indagati (5 Toro e 5 Juve). Le accuse sono travisamento, lancio di oggetti, resistenza a pubblico ufficiali. Sequestrati bastoni, pietre, un coltellino. I ventuno arrestati dai Cc arrivano da tutta Italia. Avevano rubato sciarpe del Toro per fingersi tifosi granata e avvicinarsi agli avversari. Un altro gruppo di supporter della Juve ha cercato di difenderli ed ha accerchiato i carabinieri. Un funzionario della Digos è stato ferito a testate, bloccato il suo aggressore. Un teppista ha spaccato con una bastonata il casco di un agente. Ancora non è chiaro se Torino e Juventus possano essere in qualche modo punite per le intemperanze dei loro tifosi. Di sicuro l'Osservatorio sulla violenza negli stadi può prendere decisioni drastiche: partite a porte chiuse, divieto di trasferta per i tifosi. Come ha fatto la scorsa settimana: il giudice sportivo ha squalificato il campo del Napoli, l'Osservatorio ha vietato ai tifosi azzurri la trasferta in casa dell'Inter.
repubblica.it
E poi non diteci che diamo la colpa ai gobbi solo perchè gli odiamo....
Il Gruppo "Mi giustifico" lo sa e si è subito proposto per una collaborazione con uno dei gruppi ultras più conosciuti e bartahi di capo del panorama del tifo organizzato viola, il CICALASSO GROUP MEXICO VIOLA.
E fu così che ì Confa e ì Bosca strinsero virtualmente la mano a il Gordo e company entrando a far parte, col loro (per ora) modesto blogghettino, dell'elenco dei "siti spettaholi" stilato proprio dal gruppo di Firenze, ben più organizzato.
Speriamo che questo sia un importante punto di partenza per far crescere la fama del nostro nome, affiancandolo ad uno molto più blasonato.
Cogliamo inoltre l'occasione per sottolineare la nostra ammirazione verso i ragazzi del Cicalasso Grupo Mexico Viola, che secondo noi non sono secondi a nessuno per quanto riguarda tifo, simpatia e... grullaggine, che a Firenze non deve mancare mai ;)
E' iniziata una nuova era... e siamo fieri di esserne i portavoce.
Un quadratino rosso all'estrema destra di una foto di fiorentina.it... due individui in maglia viola... sì, siamo noi, e questa è la prova che a S.Siro c'eravamo.
Che andare in trasferta sia qualcosa di speciale si sa... ... ma sfideremmo chiunque, a parte lo sgoro-man, a dire che quella di S.Siro di quest'anno non sia stata uno dei migliori giorni della sua vita... altra roba. Mentre vi scriviamo quest'intervento siamo completamente senza voce... parliamo come dei novantenni malati di tumore ai polmoni che nel corso della loro vita si sono fumati qualche ettaro di piantagioni di tabacco "Lucky Strike"... un motivo ci sarà. Sono successe tantissime cose da ricordare e cercheremo di riassumerle un pò tutte. Cominciamo... Mentre si aspetta davanti allo stadio di Firenze che ci comunichino il pullman su cui salire (eravamo 3 pullman), alcuni ragazzi ci dicono che lo stadio è aperto per alcuni lavori.... allora ikkè si fa? si piglia e s'entra direttamente in campo... un sogno che si avvera: a giro per il manto verde dell'Artemio Franchi, sotto la Fiesole... e poi in panchina, per il gusto di capire quello che prova un Lupatelli o un Vieri... pagheremmo per sederci ogni domenica in quelle poltroncine... Parentesi chiusa... assegnatoci il "pullman", che cascava a pezzi nì vero senso della parola, è cominciato ì degenero... erano l'11.30 e già girava di tutto... vino, birra, fumo, panini e ki più ne ha più ne metta. E naturalmente chi non cantava venica prontamente infamato... Il viaggio è stato una festa, scortati dalla polizia dall'inizio alla fine... ma c'è stato tempo pe' ognihosa... dalle sgorate proverbiali di sgoro-man, dai rutti memorabili, dalle sclerate del biondo... eheh ke spettacolo. E poi le razzie in autogrill, dove siamo entrati in 200 tra cori e applausi... tutti a guardarci con gli pcchi sgranati. Ad un certo punto, entrando nella città s'è iniziato a infamare i passanti (tutti tifosi milanisti), a ricoprire di vino quelli con lo scooter che ci passavano accanto, a sputare a i pullman dei Milan club che ci affiancavano... fino ad arrivare allo stadio, uno stadio da 10 e lode. Il terzo anello che domina S.Siro... la differenza di tifo è stata netta... I milanisti imprenditori da strapazzo, tutti zitti nelle loro costose maglie ufficiali, e noi a cantare, cantare e cantare. La partita sapete come è andata. Il rientro era previsto per le 23.30, ma siamo arrivati a Firenze alle 2... alle 2.30 tappa da Momy e poi... letto, senza voce ma consapevoli di aver passato una delle migliori giornate della nostra vita... una giornata che solo chi l'ha vissuta può capire....